“Ave a Te, Madre ...

Milizia dell'Immacolata di Sicilia
MILIZIA DELL'IMMACOLATA DI SICILIA
Dal 16 ottobre 1917
Vai ai contenuti

“Ave a Te, Madre ...

Milizia dell'Immacolata di Sicilia
Pubblicato da Fabio Varchi in Scritti mariani · 8 Dicembre 2015
Una grande città, lo scorrere della vita normale di ogni essere umano; le luci del giorno si accendono sui palazzi e sulle vie, e lentamente  la vita prende corpo. Gli occhi si aprono, e dalle finestre scivola lungo le strade il profumo e i sapori della giornata. Mani che preparano il cibo, altre che si accingono a raccogliere il bucato, altre ancora amorevoli che chiudono il bottone del grembiule del proprio bambino o che aggiustano il nodo della cravatta del coniuge. Altre stanze, altra gente; un ospedale, la luce del sole che illumina grandi sale piene di dolore e sofferenza, occhi tristi e solitari che attendono col loro carico di pensieri e ricordi i passi di angeli vestiti di bianco che portano loro medicine e conforto. La scuola si anima, i luoghi di lavoro si riempiono di coloro che si  guadagneranno la giusta mercede con il sudore della fronte per poi tornare a casa stanchi, esausti, ma sereni.
I negozi alzano le loro saracinesche, mentre nei mercati si preparano i banchetti per il commercio…  Un uomo per strada continua a passare la sua scopa per tenerla pulita la sua città, come una massaia pulisce la propria casa. Davanti a un altare un sacerdote celebra la messa quotidiana, mentre in convento alcune suore nel loro religioso silenzio onorano il loro Padre nei Cieli…Vita, vita normale. Vita d’ogni giorno: un gesto dopo l’altro, come tanti nello scorrere delle ore della nostra esistenza. Piccole azioni quotidiane, piccoli movimenti dal dolce sapore del deja vu: ma che sapore avrebbe la nostra vita se dovessimo viverla nel buio di una sempiterna nebbia, come coloro cui mancano parecchi gradi di vista?“ Può un cieco guidare un altro cieco? O finiranno entrambi in un fosso?” Ci dice così la sacra Scrittura. Entra in una scuola e guarda i fanciulli che si avviano lungo le scale tenendosi per mano l’un l’altro guidati da un adulto che ne controlla i passi, come una mamma guida l’incerto incedere del suo piccolo. Allora Gesu’ ti porge la sua mano e distintamente ti accorgerai che su quella delicata palma si trova una lente che se la indosserai ti permetterà di vedere il mondo in un modo totalmente diverso. E come se le mani di un medico esperto ti togliessero le bende dal viso dopo mesi e mesi di buio, nei quali hai solo
immaginato quel che adesso potrai vedere. Scendi lentamente le scale appoggiandoti al passamano per non cadere, dovendoti abituare a inquadrare ancora l’orizzonte sfocato che lentamente si farà sempre più chiaro.
Appoggi la mano e apri il portone della tua casa e come Abramo ascolterai la voce del tuo Dio che ti chiede di lasciare il tuo paese e cercare la Terra Promessa: passo dopo passo scivolerai fra la gente che ti guarda e ti sorride sorpresa del tuo camminare lento e impacciato. Ma quale sarà la tua sorpresa nel vedere che attorno a te, tutto è diverso da come te lo aspettavi, nella tua vita “precedente”, prima di incontrare Dio; fra le auto che passano, fra i pullman che si fermano per caricare i pendolari, fra i pedoni che si fermano davanti alle vetrine  o alle edicole per leggere i titoli dei quotidiani, vedrai anche qualcosa che all’inizio ti stupira’. Un uomo vestito di bianco che ti sorriderà teneramente,  una donna con le ali dalla bellezza incomparabile e sfolgorante o un piccolo fanciulla in tunica che allungherà la sua manina delicata per indicarti qualcosa o qualcuno. Potrai esserne scioccato e credere di avere un miraggio, ma credici: è vero!!! E allora il tuo cuore riprenderà i suoi battiti normali e la tua mente comprenderà le sue parole, non intelligibili dagli altri ma a te chiare. E come la pellicola di un film rivedrai i momenti più belli della tua vita, le parole più importanti e ti accorgerai che tutta la tua esistenza è stata un puzzle, che una mano piena d’amore ha messo insieme tassello dopo tassello in un disegno già pronto da sempre nella mente del tuo Signore.
E con sommo stupore ti tornerà alla mente quella domanda, un misto di dubbio e certezza che da sempre ti insegue fin da quando hai iniziato a comprendere da fanciullo.”Chi è che sta sempre con me e custodisce i miei passi e il mio riposo, ma che non vedo?” Ecco, una mano batte sul tuo braccio e uno sguardo silente ti richiama dai tuoi pensieri: è qualcuno che ha bisogno. Non guardarlo con fastidio, ma osservalo bene: è il tuo prossimo. E dentro quell’involucro umano, a volte sporco e malato, a volte triste e sofferente, stanne pur certo c’è la luce del Cristo. Cammini ancora e senti che qualcuno ti sta osservando: a tratti volgi il tuo viso e di sfuggita vedi nella folla un volto, solo per un attimo e puoi essere certo che lo conosci, anche se non sai dove l’hai incontrato. Poi è un momento; un battito d’ali, il volo di una colomba, i rintocchi di una campana. E un brivido scivola lungo la tua schiena, anche se il clima non ne ha nessuna colpa: guardi il tuo orologio con un gesto naturale, ma è dentro il tuo cuore che sai di avere, da sempre, un appuntamento  con qualcuno. Lasci la strada principale della tua città e piano piano ti avvii nel dedalo delle stradine interne; hai poco spazio per muoverti, ma è come se ci fossi nato in quelle viuzze e stradicciole. Guardi la vita che scorre lentamente: l’anziana seduta davanti alla sua misera dimora, i ragazzi che giocano, la fanciulla che canta alla finestra della sua casa mentre bagna le piante. Non hai cambiato solo zona, è come se avessi cambiato anche il tempo del tuo vivere: e stupendotene solo per un attimo ti rendi conto che le lancette del grande orologio sulla parete del palazzo accanto stanno realmente andando all’indietro. Qualcuno ti sta aspettando: una strada lunga e acciottolata, sta attendendo di essere percorsa dai tuoi passi. Una strana foschia lentamente ti accompagna e ti avvolge ma non pone alcuna paura al tuo cuore; anzi è come se una mano
invisibile carezzasse il tuo viso, e due labbra baciassero la tua fronte. Ecco, c’è davanti a te un vecchio portone, simile a quelli degli antichi conventi: qualcuno viene ad aprirti, una giovane suora dai tratti belli e a te non nuovi. Lei ti precede e ti accompagna attraverso la grande chiesa, fino al giardino, dove ti sorprende vedere un roseto carico di fiori dai mille colori. Ma gli occhi azzurri della suora ti guardano severamente: non perdere tempo , Lei ti sta aspettando. “L’anima mia magnifica il Signore…”-oramai sai chi è Lei: e con un sobbalzo il tuo cuore si apre alla bellezza del creato.
Ti fermi qualche attimo: sai da sempre che è Lei, Maria che ti sta aspettando. Quando piangevi neonato, prima che tua madre ti prendesse in braccio, già qualcuno ti aveva cullato; quando bambino ti svegliavi nel buio impaurito, una presenza eterea ma reale ti rasserenava.Già adulto nei momenti peggiori della tua solitudine una voce stupenda ti ha dato serenità; e quando gli altri ti hanno scartato non ti sei mai sentito del tutto solo. Quante volte ti sei sorpreso nel parlare da solo al buio in una stanza; e in modo ancora più sorprendente le risposte alle tue domande ti sono arrivate lo stesso. E ora quella porta si sta aprendo e la incontrerai: bella, dolce, delicata, come mai la avevi immaginata, seduta come quella sera nella sua casa nel momento dell’Annunciazione, Lei, l’Immacolata Concezione, Lei, la nostra Avvocata, la Corredentrice del mondo con suo Figlio Gesù. Ti avvicinerai timoroso e Lei ti chiederà di sederti accanto a sè….  
E ti risveglierai nel tuo letto, una mattina come tutte le altre. Avrai la sensazione che tutto sia stato un sogno, bellissimo ma pur sempre un sogno… Ti alzerai, farai la doccia, farai colazione, con in bocca un lieve sapore amaro… E avrai un gesto di stizza: guarderai l’orologio e andrai a vestirti. Indosserai i pantaloni con la svolta, proprio quelli che avevi quando l’hai incontrata…. Sorriderai: ma d’improvviso vedrai qualcosa che ti farà battere il cuore a mille .
Non ci crederai; ma sono proprio ciuffi d’erba quelli che escono dai tuoi pantaloni. E sotto le scarpe, piccoli e bianchi sono proprio dei piccoli ciotoli… Metterai una mano in tasca, come se qualcuno ti avesse sussurrato di farlo: e nel palmo della tua mano troverai alcune piccole foglie, petali multicolori di una rosa aulente. Ti volgerai e incontrerai il capezzale che da sempre è sopra il tuo letto. E Maria ti sta osservando, bella, dolce, amorevole e materna.
E il suo sorriso splenderà come mai l’hai visto… E la tua voce proromperà in una preghiera forte, un Ave Maria come mai l’hai recitata… E nel tuo cuore saprai che quell’incontro c’è stato realmente… perché le vie del Signore sono infinite e le porte fra la terra e il Paradiso sono sempre aperte per chi vive la propria vita nella grazia di Dio .
“AVE A TE, MADRE DI TUTTI GLI UOMINI, MADRE DEL NOSTRO DIO, NOSTRA COMPAGNA DI VITA.”  

       



icona mariana
Milizia dell'Immacolata di Sicilia
Via Noce. 126 Palermo
Milizia dell'Immacolata di Sicilia
Via Noce,126 Palermo - presso i locali della Parrocchia "Sacro Cuore"
icona di maria immacolata
Torna ai contenuti