Scheda 001 - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

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SK 1 - A Maria Kolbe, Leopoli
Cracovia, 28 X 1912

Sia lodato Gesù Cristo! Carissima Mamma! Quando sei stata qui da noi 1, ti abbiamo riferito che cinque chierici di Leopoli e due di Cracovia dovevano andare all'estero per gli studi.  Ora è giunto un ordine del p. Provinciale [Pellegrino Haczela]: partiranno sette chierici, ma solo dei nostri (di Leopoli) 2, poiché quelli di Cracovia avrebbero molte difficoltà da superare a causa del diverso ordinamento nel programma degli studi teologici nelle varie località.  Partirà per Roma (per la filosofia) anche uno di noi 3 (Massimiliano). Ivi frequenteremo l'università “Gregorianum”. Mentre gli altri miei compagni si sono recati per alcuni giorni in famiglia, io sono rimasto, perché Papà sta qui e con te, Mamma, ci siamo visti dopo le vacanze; quasi tutti gli altri non rivedevano da tre anni la loro casa paterna. In compenso, in questi ultimi due giorni mi hanno permesso di stare con Papà dove, quando e per quanto tempo voglio. A Peppino 4 non ho scritto nulla, poiché tu, Mamma, sicuramente andrai da lui per la festa di tutti i Santi e gli racconterai tutto. Chiedo, infine, una particolare preghiera: solo di questa, infatti, ho bisogno; al resto ci pensa lo stesso santo Ordine religioso, come un'ottima mamma. I pericoli di laggiù sono moltissimi: ho sentito, ad esempio, che le donnacce provocano anche i religiosi e, malgrado ciò, dovrò andare e tornare dalla scuola tutti i giorni. Desidererei ancora che tu, Mamma, dicessi a Peppino che gli chiedo un ricordo nella s. Comunione e che preghi s. Antonio per me, anche se brevemente.  Se questo santo (come Peppino mi ha scritto) non gli ha negato mai nulla, lo esaudirà anche in questa occasione e mi proteggerà. Ora mi sto preparando per il viaggio.  Partiremo questa sera e mercoledì [30], verso mezzogiorno, saremo a destinazione, dato che viaggeremo con un treno diretto.  Alle ore 13 probabilmente saremo a Pontebba e alle 22 a Bologna (gli italiani contano il tempo fino alle ore 24).
Dopo il viaggio forse avrò qualcosa di interessante da scrivere.
Ora ci raccomandiamo caldamente alle tue preghiere.
I figli sempre riconoscenti. Massimiliano Kolbe


                                               
Nota 1.1: E’ bene notare che p. Kolbe, facendo uso di forme ed espressioni tipiche polacche, si rivolge alla mamma adoperando la terza persona singolare, e ciò è talvolta arduo da rendere in italiano corrente. Così, ad esempio, andrebbe tradotto, alla lettera, l'inizio di questo primo documento: “Carissima Mamma! Quando la Mamma è stata da noi, abbiamo riferito alla Mamma che cinque chierici...”. Tale è lo stile epistolare polacco, con il quale p. Kolbe si esprime normalmente nella sua corrispondenza, sia con la mamma sia con i confratelli, soprattutto con i superiori.
Nota 1.2: In tale occasione si recarono a Roma per completare gli studi i seguenti chierici dei Frati Minori Conventuali: Lodovico König, Anselmo Kubit, Ugolino Czyż, Rainerio Goscinski, Luca Krukar, Felice Wilk e Massimiliano Kolbe.
Nota 1.3: Fr. Massimiliano e fr. Valeriano (Francesco) Kolbe dimoravano insieme a Cracovia per gli studi.
Nota 1.4: Giuseppe Kolbe, poi p. Alfonso, fratello di fr. Massimiliano.
Nota 1.5: Nell'originale manca la firma di fr. Valeriano

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