Il più freddo inverno italiano

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Il più freddo inverno italiano

Milizia dell'Immacolata di Sicilia
Pubblicato da Giovanni Graffeo in Attualità dal mondo · 30 Giugno 2024
La Beata Vergine Maria, oltre duemila anni orsono, partorisce all’età di quindici/sedici anni. Circa mille e novecento anni dopo, le nostre bisnonne continuano a mettere al mondo il primogenito alla stessa età! Siamo alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX.
Oggi, in Italia, quell’età si attesta sui trentun anni e sette mesi. Donne sempre più avanti nell’età, presto stanche, spesso insofferenti, permanentemente sull’orlo di una crisi di nervi, un gap generazionale di trentadue anni che rende impossibile il dialogo tra genitori e figli, incomprensibili le reciproche esigenze e mentalità.

La prima infanzia si trascorreva nella serenità domestica, quasi attaccati alle gonnelle delle nostre mamme.
Oggi a tre mesi il bambino viene affidato al nido, a tre anni all’asilo, a cinque anni alla scuola elementare.
Certo, non possiamo colpevolizzare quelle mamme che iniziano la “carriera genitoriale” a trentadue anni perché solo un paio di anni prima hanno trovato sistemazione professionale. Sì, perché un solo stipendio non basta più alle esigenze della famiglia!
La pubblicità, i media ci hanno bombardato di messaggi secondo i quali il superfluo oggi è assolutamente necessario e quindi due stipendi sono già pochini. Se lavora uno solo dei coniugi, figuriamoci se si pensa a procreare! E poi abbiamo studiato fino a venticinque anni, abbiamo fatto lavoretti spesso saltuari fino a trent’anni, soltanto adesso possiamo permetterci il lusso di concepire un figlio!

Ma il nostro Divin Creatore ha stabilito delle leggi naturali ben diverse. Una ragazza raggiunge il menarca intorno agli undici anni, un ragazzo mediamente è sessualmente maturo sui tredici/quattordici anni. I giovani ebrei ortodossi che studiano per diventare rabbini, con l’obbligo della paternità, sposano proprio intorno a queste età. Non pensano di essere sposi e spose bambini, ma cercano di stare il più vicino possibile al disegno di Jahweh.

La scienza moderna indica nel periodo tra i diciotto e i venti anni l’età ideale di una donna per il primo parto. L’epoca fertile è di circa trentatre anni (tra i dodici ed i quarantacinque); iniziando a trentadue si perdono ben venti anni di fertilità per ogni donna!
Una ragazza di diciotto anni ha ben più pazienza, vigore fisico, agilità di una trentaduenne. Certo, quanto poi siano maturi i giovani (ma non soltanto loro) a diventare genitori è un altro paio di maniche! I bambini italiani oggi sono un popolo di figli unici, numero che fa dimezzare la popolazione a ogni giro generazionale: da due genitori nasce un solo figlio!  

Per mantenere l’equilibrio demografico occorre generare più di due figli a coppia; il 2024 sarà quasi sicuramente l’anno in cui si raggiungerà il triste primato di due decessi per ogni nascita; è chiaro che una nazione che corre verso l’invecchiamento tende a poter fare meno figli e, data l’età avanzata della popolazione, ad avere più decessi.
 
Tutte le politiche familiari e giovanili dovrebbero prefiggersi l’ambiziosa metà di un figlio in più a coppia e per raggiungere tale obiettivo occorre anticipare di qualche anno l’età del primo parto considerando il ruolo di madre e di casalinga come un lavoro a tutti gli effetti con diritti a diverse incentivazioni, non ultimo lo stipendio/pensione delle casalinghe, in maniera da garantire la doppia entrata nell’economia familiare. Si potrebbero prendere in considerazioni delle agevolazioni per le studentesse madri (nurseries negli istituti scolastici o nelle facoltà universitarie, corsi di recupero per consentire l’allattamento a scuola o in facoltà, servizi di scuolabus o abbonamenti ai mezzi pubblici forniti gratuitamente).

La riduzione del gap generazionale e la costante presenza della figura materna durante la prima infanzia permetterebbero inoltre migliori relazioni tra figli e genitori, con più possibilità d’intervento di questi ultimi come prima agenzia educativa.
 
I dati forniti in questi anni sia dall’ISTAT sia dalle agenzie dell’ONU sono drammatici per l’Italia che, stante l’attuale trend, rischia di ritrovarsi con meno di trentasette milioni di abitanti nel 2100! Servono sicuramente politiche a favore della maternità, come dimostrano quelle nazioni come la Francia o regioni come il Trentino Alto Adige, dove sono aumentate le nascite anche in conseguenza di politiche favorevoli.

Ma serve soprattutto una rivoluzione culturale: la famiglia e i figli sono il primo bene di una nazione, occorre fermare tutte le agenzie anti-familiari che vedono nella procreazione un ostacolo alle carriere femminili, nei figli un peso per la società; si deve smettere di guardare con occhio favorevole a tutti quei surrogati di famiglia che famiglia non sono, essendo il giusto modello quello di Nazareth, composta da Maria, donna e madre, da Giuseppe, uomo e padre e da Gesù Salvatore.
Quegli altri falsi modelli non possono dare, per Natura, quei figli di cui tanto necessita la nostra Nazione.
Anche la Chiesa fa opera d’incoraggiamento e sostegno, infondendo fiducia e speranza. I vescovi, i sacerdoti e gli operatori pastorali tutti sono chiamati in prima persona a scaldare un po' più questo inverno demografico dell’Italia, terribilmente freddo.

·         DATI BIOLOGICI
 
·         Età media fertile donna tra 12 e 45 anni (33 anni)
 
·         Per far aumentare la popolazione sono necessari più di 2,2 figli ovvero + di 1 figlio per coppia.
 
 
·         DATI ITALIANI (fonte ISTAT)
 
·         2021: 1,25 figli per coppia in Italia
 
·         2022: 1,24 figli per coppia in Italia
 
·         2023: 1,22 figli per coppia in Italia
 
·         Nel 2024 i decessi in Italia potrebbero essere il doppio delle nascite (720.000/360.000)
 
·         Numero medio di figli delle donne con cittadinanza italiana 1,18 (comprese le italiane di origine straniera)
 
·         Età media alla nascita del primo figlio 31 anni e 7 mesi (età fertile ridotta a 13 anni e 5 mesi)
 
·         Anni di fertilità inutilizzati 19 e 7 mesi
 
·         Da genitori entrambi italiani il 48% dei bambini nasce fuori dal matrimonio
 
 
·         DATI NEL MONDO  (fonte ONU)
 
·         Cristiani nel mondo 2,30 miliardi (cattolici, ortodossi e protestanti)
 
·         Islamici nel mondo 2,07 miliardi
 
·         Nel 2030 più bambini islamici che cristiani
 
·         Nel 2070 più islamici che cristiani
 
·         Il mondo diventa più religioso (islam e induismo)
 
·         L’occidente diventa meno religioso (ateismo e relativismo)
 
 
                                                                                                                                            Un milite siciliano.


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