Il Padre Nostro: altra insidia alla pace mondiale
CHIESA
Ma stavolta, un po’ come per i presepi, l’offensiva del laicismo delirante ha trovato forti critiche, iniziando dal reverendo Arun Arora, direttore delle comunicazioni per la Chiesa d’Inghilterra, che fa notare con disarmante semplicità: “Abbiamo scelto il Padre Nostro perché è una preghiera cristiana recitata da miliardi di persone in tutto il mondo ogni giorno, e in questo Paese ha fatto parte della vita di ogni giorno per secoli”. È seguito a ruota il vescovo anglicano di Sheffield, Steven Croft, ma anche l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e l’ex primate anglicano, Rowan Williams.
Ma quello che i custodi del religiosamente corretto non si aspettavano è Stata la dichiarazione del vicesegretario generale del Consiglio musulmano, Sheikh Ibrahim Mogra: “Io sono sbalordito e sfido chiunque a trovare questa preghiera offensiva, comprese le persone che non hanno alcuna particolare fede religiosa”. Non ha dubbi Sarah Wollaston, deputata atea : «Non dovremmo rinnegare le nostre profonde radici culturali nella Cristianità”. II sindaco di Londra, Boris Johnson, ha twittato: “E’ oltraggioso. Questa preghiera ha 2000 anni di storia e permea la nostra intera cultura”. Infine il primo ministro David Cameron non ha avuto difficoltà a definire «ridicola» la decisione (Daily Telegraph).