GAZZETTA DI MODENA 27.3.2017 - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

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GAZZETTA DI MODENA 27.3.2017

Per La Vita
 
MODENA. «Un impegno concreto, una testimonianza di cui il mondo ha bisogno». Don Erio Castellucci ha ringraziato gli oltre trecento partecipanti alla Fiaccolata per la vita nascente.
Erano quasi le 19.40 e le prime gocce di pioggia cadevano in piazza Roma, bagnando striscioni e giacche. Il loro spirito era però alto e diretto a una causa che difendono con forza. Dicevano no all’aborto e l’hanno ripetuto con tre testimonianze nel percorso che li ha portati da largo Sant’Agostino al monumento dedicato a Ciro Menotti. Ha preso la parola un farmacista obiettore di coscienza, una mamma che ha scelto di non abortire e un esperto di un servizio dedicato alle maternità difficili. Temi sensibili in cui occorre nel concreto una presa di posizione. Lo ha ricordato anche il vescovo, citando il pontefice. «Papa Francesco sostiene che l’atteggiamento di una civiltà nei confronti della vita debole, nascente, morente, povera e straniera è un termometro dei gradi maturazione della civiltà stessa - ha spiegato don Erio - per cui è importante tenere desta l’attenzione verso la vita nascente». Semplice? Non sempre. «È molto facile rispettare la vita sana, bella, forte, che s’impone, che si vede, che si può esibire - ha ricordato il vescovo - mentre è molto più difficile, perché richiede uno sguardo profondo, operare per la vita debole. Siete impegnati, a vario titolo, concretamente per la vita: è una delle testimonianze di cui il mondo ha bisogno». Per don Erio non ci sono vite di serie A e altre di serie B. Per Costantin Totolici i bimbi non sono un peso «ed è proprio per questo che siamo qui». «Dobbiamo sapere che da un piccolo seme cresce un grande albero - ha ripreso Il rappresentante della chiesa rumena - e questo dovrebbe essere l’albero della vita. Non dobbiamo lasciare il nostro compito di difendere la vita in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione. Se è in pericolo, dobbiamo con la nostra vita difendere la vita. Si parla tantissimo dei diritti dell’uomo, anche a Modena. Se nel grembo c’è un essere umano, chi difende i suoi diritti?».
 

Per l’intervenuto l’aborto è un triplice omicidio. «Un’offesa a Dio», ha ripreso il pastore Giorgio Mattioli. «L’aborto di Stato è il vero dramma della modernità», ha scritto in una lettera Alberto Baldazzi, sindaco di Castel Del Rio. «L’Europa fonda le sue radici nel Cristianesimo - ha aggiunto Olumide Johnson, vescovo presso la missione Anime per Cristo - per cui faremo di tutto per mantenere tale identità». L’obiettivo è per lui chiaro e coincide con le nostre radici. «Noi viviamo per i bambini che non sono stati abortiti - ha ripreso Johnson - per cui incoraggio ognuno perché apprezzi ciò e fermi la pratica degli aborti». Andrea Mazzi, rappresentante della comunità Papa Giovanni XXIII, ha ricordato il video “Il suono della vita” di Sara Quattrini.
La preghiera del Padre Nostro ha concluso l’evento, giunto alla quarta edizione. Evento che è stato anche trasmesso in diretta via Facebook

tratto da . GAZZETTA DI MODENA 27.3.2017
 

 
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