Parigi: le Olimpiadi politicamente corrette

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Parigi: le Olimpiadi politicamente corrette

Milizia dell'Immacolata di Sicilia
Pubblicato da Antonello Sciarratta in Attualità dal mondo · 21 Ottobre 2024
Dal 24 luglio all’11 agosto 2024 abbiamo assistito ai giochi olimpici di Ville Lumière, più nota come Parigi, avvolte da un arcobaleno sbiadito di follie. Le Olimpiadi sono un evento che serve da sempre a reclamizzare il paese ospitante. Il circo pubblicitario ha visto come protagonisti diversi personaggi, alcuni dai cognomi che sono tutto un programma. Cominciamo dal presidente Macron, che il 4 marzo scorso si è dichiarato fiero che la Francia sia stata il primo paese al mondo a inserire l’aborto nella Carta costituzionale; proseguiamo con il Direttore Artistico, Thomas Jolly; e poi la falsa magra deejay Barbara Butch, il cui cognome sta a significare “maschiaccio”, derivato dall’inglese butcher, “macellaia”, notoriamente lesbica.
Il primo sintomatico, simbolico segnale è stato quello di issare la bandiera dei giochi … invertita. L’inaugurazione dello spettacolo del 26 luglio, studiata per quattro anni, è stata una bella trovata di Jolly, cioè la parodia dell’Ultima Cena, che ha dissacrato il sacramento dell’Eucaristia e rimesso in croce, per l’ennesima volta, la religione cattolica. Anche la “musica” ha visto il suo processo evoluzionista, passando dalle “Sonate” di Ravel al sintetizzatore della “macellaia”, che ha preso il posto di Gesù nello spettacolo, circondata da tante drag-queen. Intanto, nelle more della manifestazione, Parigi è rimasta al buio a causa di un blackout; soltanto un edificio è rimasto illuminato: la Basilica del Sacro Cuore di Montmartre che sovrasta la città. Non è mancata la messa in scena della regina Maria Antonietta che, decapitata, reggeva la sua testa che cantava il ca ira, un sanguinoso inno della rivoluzione francese. Perché quest’apologia dell’odio? Forse per esaltare la Francia di oggi, nata in quel lugubre periodo, contro la Francia dal passato cattolico? Sono quindi partite le critiche, comprese quelle del mondo islamico. Tra di esse spiccano quelle del presidente turco Erdogan, che ha chiamato papa Francesco. Il premier nel condannare la “scena infamante” ha dichiarato che “l’evento ha voluto distruggere la famiglia, minacciare la sicurezza e la sopravvivenza delle nostre generazioni e rendere gli esseri umani inferiori anche agli animali”; ha aggiunto che “le Olimpiadi sono state usate come strumento di perversione che corrompe la natura umana”. Anche Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran, l’università Al Azhar del Cairo e la Comunità islamica italiana (Coreis) hanno protestato. La Santa Sede "è rimasta rattristata”, afferma un comunicato della sala stampa. Più vibrante è stato il commento del vescovo della diocesi di Montauban, monsignor Bernard Ginoux: «La Francia ha presentato uno spettacolo miserabile. Come fedeli cattolici, non possiamo riconoscere in questo spettacolo la promozione della bellezza, la ricerca del bene dell’uomo, la sua elevazione.» Gruppi di cattolici hanno recitato rosari di riparazione, anche davanti ai consolati francesi. Fra le proteste, quella di sei giornalisti spagnoli di CitizenGo, che giunti a Parigi con un bus con la scritta “basta attacchi contro i cristiani”, sono stati arrestati dalla polizia, armi alla mano, tenuti in cella per una notte, spogliati, anche le donne, privati di cibo e acqua e della possibilità di mettersi in contatto avvocati e familiari. Sono stati poi scortati fuori città per evitare che replicassero il loro “crimine”.
Un altro obiettivo consisteva nel fare Olimpiadi dal minimo impatto ambientale, tanto da nominare nel 2018 un direttore per la sostenibilità ambientale. Anne Hidalgo, Sindaco di Parigi l’aveva detto a febbraio 2023 che, pur avendo «molto rispetto per il comfort degli atleti», pensava «molto di più alla sopravvivenza dell’umanità». Gli effetti si sono visti: letti di cartone, scale degli hotels fatte a piedi, cibo vegano privo di proteine, caldo infernale per l’assenza di condizionatori (le squadre “ricche” ne hanno comprato 2500 portatili); Thomas Ceccon, campione dei 100 metri dorso, ha dormito su un asciugamano in un’aiuola. Il ciclista italiano Ganna si è trasferito in un rifugio alpino; il tiratore a volo italiano Pellielo ha organizzato un ritiro a casa sua con i colleghi, con annessa cappella per la preghiera; la squadra spagnola di tiro con l’arco si è sistemata nel monastero di Santa Maria de Bellpuig de les Avellanes; e, quando l’ hanno saputo, altri atleti hanno emulato l’iniziativa. Per non parlare: della Senna dalle acque “cristalline”, dove, oltre ai pochi pesci vivi, gli atleti hanno visto altro; degli impianti sportivi scadenti e con 50 anni sulle spalle; e dulcis in profundis, delle medaglie fatte con metalli riciclati. Non sono così mancati casi di gastroenterite, ma nemmeno i preservativi; ne sono stati donati 300.000 ai partecipanti!
L’ultimo tocco di “modernità” è venuto dalla presenza di atleti dal discusso sesso alle gare femminili, come quello fra la pugile intersex Imane Khelif, contro l’italiana Angela Carini, o della taiwanese Lin Yu-ting; entrambi ovviamente hanno conquistato la medaglia d’oro. Esito di gara a
parte, è passato nei media il messaggio che la definizione del sesso di appartenenza rimane nebulosa; nel cambiamento della mentalità comune è un altro obiettivo perseguito in queste strane Olimpiadi! Anche l’epilogo è stato plateale. Non ci si è fatti mancare l’insetto e il “cavaliere”, metà uomo e metà animale, che scende dall’alto: una prospettiva gastronomica già proposta dall’Unione Europea?
Di là dei fatti ricordati, la fiction delle Olimpiadi francesi si è distinta per i suoi insulti al buon senso, allo sport, alle migliori tradizioni civili; sono state le più ideologizzate di sempre, per esaltare il pensiero unico. Si è riscontrata la tendenza a sovvertire la realtà, la natura, la storia. Si è assistito all’ideologia che questa volta “si è svegliata” (woke) con un’aurea green; espressioni, che sono il suggello nichilista del nostro tempo. Sotto quest’aspetto, la progressista e moderna Francia è rimasta fedele alla tradizione del suo oscurantismo rivoluzionario settecentesco.
Questa performance olimpionica ha voluto proclamare il preludio dell’eutanasia dell’Occidente o, peggio, che l’identità europea è definitivamente scivolata sulla buccia di banana dell’ideologia: l’Europa come la Francia, nel rifiuto della legge naturale e delle radici cristiane! Sappiamo bene però che la Francia non è fatta soltanto di polletti come Robespierre, Marat, Danton, Voltaire, ma anche da galli come Carlo Magno, san Luigi IX, s. Giovanna d’Arco, e che l’ultima parola non spetta al signor Macron, che a 2 mesi dalle elezioni francesi non sapeva ancora da dove cominciare per fare il suo governo.



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Milizia dell'Immacolata di Sicilia
Via Noce. 126 Palermo
Milizia dell'Immacolata di Sicilia
Via Noce,126 Palermo
icona di maria immacolata
presso i locali della Parrocchia "Sacro Cuore"
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