Maria vive nel nascondimento !
Pubblicato da Fabio Varchi in Chiesa cattolica · 21 Giugno 2024
"Intanto Ella serbava tutto queste cose, meditandole nel Suo cuore" - Se mai una frase semplice e formata da poche parole ha mai descritto in modo così pieno e completo la personalità di qualcuno, questa è proprio quella descritta nel Vangelo secondo Luca al capitolo II. La Madre del Redentore, la Prescelta di Dio Padre fin dal suo concepimento, la Donna vestita di Sole, la Sposa dello Spirito Santo: in quanti modi viene descritta nella storia della salvezza la Vergine Maria, e quanti aggettivi qualificano la Sua persona. Ma c'è un aspetto della sua personalità che, seppur conosciuto, non è mai stato totalmente compreso nella sua interezza.
"MARIA"- infatti -"VIVE NEL NASCONDIMENTO IL SUO AMORE PER SUO FIGLIO GESU" -
eppure mai silenzio è stato così fragorosamente deflagrante per l'umanità come quello della SS. Vergine. In un'epoca, come quella contemporanea, in cui, mai come prima, "ne uccide più la lingua che la spada", in cui l'apparire vale ben più dell'essere, nella quale alla maggioranza degli uomini sono negati anche i più elementari diritti, vigile e luminosa come una stella polare, si staglia la Vergine santissima come baluardo di difesa per chi in lei crede e si ispira. Ma noi cristiani in particolare, conosciamo così bene la ns. dolce Madre Celeste, come spesso affermiamo con assoluta sicurezza? Immaginiamo di poter cavalcare il tempo e lo spazio ed essere nei panni di un abitante di Israele intorno all'anno zero, pur mantenendo salde nella mente le conoscenze della nostra fede. Immaginiamo di venire a contatto con la Santa famiglia, di conoscere Giuseppe il falegname e la sua promessa sposa Maria, figlia di un uomo e una donna molto pii, come Gioacchino e Anna.
Immaginiamo anche di essere però anche delle persone normali con le proprie tradizioni, abitudini e memorie: e un giorno dai mormorii della gente udire sottovoce, fra i rumori del mercato, una strana storia di visioni e annunci angelici, di parole di Dio, e di una misteriosa gravidanza venuta dall'Alto dei cieli, con al centro una giovane fanciulla del popolo. In una terra nella quale la donna era poco più che una merce, senza ne' diritti nè voce in capitolo, proprietà prima del padre poi del marito, con tutta la nostra buona volontà, anche noi cadremmo nella facile soluzione di quei tempi: fandonie, sogni o addirittura bugie di una poco più che bambina.
E come tante volte nella nostra vita, l'essere maturi e razionali ci farebbe ergere a giudici, dimenticando che "Le mie vie non sono le vostre vie" e che " il Padre che è nei cieli ha rivelato queste cose ai piccoli e non ai sapienti". Quante volte l'esperienza della vita umana ha insegnato che meno si ha da dire più si alza il tono della voce? E in quella piccola casetta, in quella sera come tante, sentendo quel delicato fruscio e vedendo apparire quell'angelo, Maria ha subito capito che non stava nè sognando nè delirando. Gli anni della sua infanzia e della sua adolescenza, i giorni trascorsi ad ascoltare ed obbedire ai suoi genitori, a pregare e conoscere le Sante Scritture, quel suo essere "diversa" anche avendo una vita normale, lentamente ma inesorabilmente le rendevano chiare le parole del Padre celeste: e quella richiesta che inevitabilmente l'avrebbe resa "unica" ma al contempo posta sulla bocca dei classici benpensanti. Una domanda e una risposta, semplici ma capaci di cambiare non solo la Sua vita ma anche la Storia: e come tante altre volte nella storia della Salvezza la pietra angolare è quella scartata dai costruttori.
Ma ecco che nel silenzio della sua immensa fede, Maria fa una scelta, rendendoci al tempo stesso figli ed eredi, in quanto uomini, ma anche mostrando la comune mediocrità di chi prima di dare una risposta fa i propri calcoli. "Eccomi, sono la serva del Signore..."- quel dolce, delicato Fiat, che senza forse saperlo, appare come il gesto di Abramo nel lasciare la sua terra, nel sacrificare il figlio, come la scelta di Mosè di rinunziare a tutto in Egitto e guidare il popolo nel pericolo senza evidenti certezze, alla ricerca della Terra Promessa... E anche per Maria la vita cambia:rischia di perdere tutto, dignità, amore e futuro per qualcosa di misterioso. Quanti di noi che ci diciamo cristiani agiremmo allo stesso modo, nei mille e mille bivi che ci troviamo quotidianamente di fronte? Facciamo un delicato esame di coscienza... Maria non fa calcoli, Maria non ha estreme certezze materiali:se le avesse nel giorno del Calvario sotto la grande Croce non soffrirebbe così, fino ad avere il suo piccolo cuore schiantato quando le viene avvicinato il corpo esanime del suo figliolo. Maria da quella sera nella sua casa vivrà ogni giorno della sua esistenza come un normale essere umano, con i suoi dubbi e le sue angosce. Ma ha qualcosa di potente dentro di sè: la saldezza della sua fede.
E non saranno solo le parole dell'angelo in sogno a convincere Giuseppe a non mandare via quella ragazza che lui ama:ma se mai "gli occhi sono stati lo specchio dell'anima" guardando in quelli di Maria, il silenzioso falegname ha visto rispecchiata la Verità eterna e ne ha ricevuto in dono la saggezza e la forza di affrontare tutti i rischi della loro vita. Dalla grotta di Betlemme alla Domenica della Risurrezione: una vita da madre normale di un Figlio non come gli altri. Un'esistenza silente e amorevole, una donna che il Padre ha reso Madre dell'intera umanità, forte, saggia, coerente ma vicina ai suoi "figli ribelli" persino quelli che infliggono al suo Cuore immacolato le ferite più profonde e dolorose. L'Avvocata nostra che intercede ogni attimo presso suo Figlio, come nel giorno delle nozze di Cana, la madre che Gesù dalla Croce affida al discepolo che Egli amava...la Sposa Celeste che ancora adesso nelle apparizioni prega per il mondo e chiede al mondo di pregare e digiunare per salvarlo.
San Massimiliano Kolbe è uno dei massimi esempi della "innamorata figliolanza dell'Immacolata": la sua intera vita è a Lei dedicata e vissuta con l'innocenza di chi crede e l'incoscienza di chi ama. E questa sua familiarità transluce nella creazione più nobile e imperitura che il Santo abbia lasciato a noi: la Milizia dell' Immacolata. I suoi scritti, le sue preghiere sono una eredità potente per i suoi seguaci. Conoscerli e custodirne nel cuore la loro saggezza è un dovere per chi si consacra. Riflettiamo quindi alla luce di una nuova e più approfondita conoscenza di Maria e comprenderemo come sia necessario seguire Cristo nel silenzio e nella preghiera per cambiare in meglio la nostra e l'altrui vita.