La Santissima Trinità 16 giugno 2019 - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

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La Santissima Trinità 16 giugno 2019

Lectio divina 2019
Domenica della Santissima Trinità 16 Giugno 2019
 
La Trinità, un mistero da scoprire
 
Vangelo: Gv 16,12-15
 
 
LECTIO
 
12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

 
 
MEDITATIO
 
La riflessione sulla domenica della Trinità l’ho attinta da un vecchio libro di meditazione, di A. Pronzato, che risale a circa trent’anni fa, penserete allora che sono cose vecchie, no, le meditazioni spirituali rimangono come luce per le generazioni future, se non fosse così allora perché, a scuola e in ogni campo culturale, si leggono libri con storie millenarie? Pensate all’Iliade, all’Odissea e alla stessa Bibbia.
 
Come si fa a conoscere la Trinità? Essa è un mistero da scoprire in relazione con Dio ma come si instaura una relazione con la Trinità? Nella prospettiva esistenziale.
 
L’uomo autentico, vero, è un uomo che vive in tre dimensioni la sua esistenzialità: verticale, orizzontale e di profondità, oppure si può dire anche che egli vive la sua dimensione esistenziale come in un sopra, attorno e dentro.
 
Attraverso la dimensione verticale l'uomo viene posto in relazione con ciò che sta al di sopra di lui ad esempio il padre o la madre, i superiori e comunque ogni autorità, vi riconosce i valori che sono incarnati specialmente dal padre: obbedienza, docilità, dipendenza, ordine. Se accetta di vivere in questa dimensione l'uomo è figlio, se la rifiuta radicalmente rimane adolescente in sterile rivolta contro il padre e si dibatte in una contestazione confusa e anarchica.
 
La dimensione orizzontale aggancia l'uomo a ciò che gli sta attorno: fratelli, sorelle, amici, compagni, insomma tutti i propri simili, i valori essenziali sono quelli di fraternità e uguaglianza, la persona che vive questa dimensione orizzontale diventa fratello, se la rifiuta rimane un bambino egoista e capriccioso chiuso nel proprio piccolo mondo preoccupato esclusivamente del proprio benessere anche spirituale, estraneo alle esigenze del mondo che lo circonda, insensibile ai problemi della Giustizia.
 
Nella dimensione interiore l'uomo entra in rapporto, in sintonia con ciò che sta dentro di lui col suo essere profondo, è il mondo dell'anima, dello spirito, dell’intuizione, della creatività, la persona scopre il valore di interiorità, silenzio, riflessione, libertà, contemplazione, poesia, arriva alle proprie sorgenti sotterranee, alle proprie radici, diventa un essere spirituale. Notiamo bene, la spiritualità non è una creatura che vive nelle nuvole, disincarnata è semplicemente un uomo profondo. La persona priva di questa dimensione interiore si condanna alla superficialità, alla vanità, all'agitazione esteriore, rimane alla superficie di tutto.
 
Quindi l'uomo completo deve vivere in relazione con ciò che sta al di sopra, attorno e dentro di lui, queste tre dimensioni vanno accettate e sviluppate contemporaneamente, chi vive in una sola dimensione, eliminando o minimizzando le altre, diventa un essere unidimensionale, incompleto; così chi è soltanto figlio è portato ad assumere atteggiamenti conservatori, preoccupato esclusivamente dell'ordine o del disordine costituito, non partecipa alle lotte per la giustizia, non ama la vita, non sa guardare avanti; chi è soltanto fratello, contrasta i valori di disciplina, sacrificio, autorità, oltre a quelli dello spirito, preghiera, adorazione, silenzio; chi si limita ad essere spirituale considera il proprio mondo interiore come comoda evasione dagli impegni concreti per la trasformazione del vasto mondo, insomma sarà un “imboscato” sulla terra.
 
Il guaio del mondo oggi deriva appunto dal fatto che i credenti non si adoperano per sviluppare in armonia queste tre sfere esistenziali ma che al contrario le mettono una in competizione con le altre a discapito della propria crescita armoniosa.
 
Il credente che incontra Dio non trova un essere unidimensionale, lo trova invece nelle sue tre dimensioni fondamentali, di Padre, Figlio e Spirito Santo, aprendo il Vangelo il cristiano fa conoscenza con un Dio che sta al di sopra ed è il Padre, un padre tenero, misericordioso, rispettoso della libertà dei propri figli, sempre pronto ad accogliere il prodigo, sempre disposto a perdonare, Egli trova anche un Dio che in Gesù ha assunto un volto umano, fraterno, un Dio che attorno a noi, un Dio nostro fratello; “ho avuto fame e mi avete dato da mangiare,…” Egli trova nella dimensione interiore, nella profondità del proprio essere, lo Spirito di Dio che è dentro di lui, “Dio mi è più intimo di quanto io lo sia a me stesso” (Sant'Agostino).
 
 
ORATIO
 
Vieni, Spirito Santo! Promessa del Padre al Figlio, vieni! Illuminami! Guidami! Santificami! Credo e ho fiducia in te, amen.
 
 
CONTEMPLATIO
 
Mi interrogo sulle mie dimensioni esistenziali, sono equilibrate? O non allineate alla Trinità? Quale sviluppare, quale moderare, quale non è presente nella mia vita?
Caterina Lopes
Signora di tutti i Popoli  mail:. signoradituttipopoli@virgilio.it
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